
Invito alla prima sessione della fase diocesana della Causa di Beatificazione e Canonizzazione della Serva di Dio, Madre Valeria di S. Sebastiano, fondatrice delle Suore Oblate di S. Antonio di Padova.
A tutte le comunità delle Suore Oblate di Sant’Antonio da Padova”
Carissimi,
È per me motivo di grande consolazione, nella luce e gioia pasquale che raggiunge e inonda il cuore del credente, aprendolo all’esperienza dell’incontro con il Signore Risorto, annunciare con gratitudine l’apertura della fase diocesana, verso il riconoscimento della santità della Serva di Dio Madre Valeria Succi – Fondatrice della nostra Congregazione “Oblate di Sant’Antonio di Padova”.
Era il 2 maggio 1922, quando la nostra amata Madre lasciava questo mondo per abbandonarsi tra le braccia del Padre, circondata dell’affetto delle poche suore alle quali avere raccomandato di restare fedeli alla nascente piccola famiglia delle Oblate del Santo di Padova.
Il piccolo seme.
La dinamica del piccolo seme è stata sempre la costante che ha accompagnato la crescita del nostro istituto, fin dagli inizi difficili attraverso i quali il Signore ci ha plasmato, purificato e messo alla prova nelle nostre motivazioni.
La fede di Madre Valeria e la sua incrollabile determinazione hanno fatto sì che l’Opera di Dio diventasse oggi un albero: piccolo, certo, ma abbastanza capiente da permettere a tanti “uccelli del cielo” di venire a fare il nido fra i suoi rami.
Sono i piccoli del mondo, che – partendo dalla terra salentina – hanno poi trovato rifugio in altre regioni d’Italia, fino alla lontana India e in Congo Brazzaville, all’ombra dei suoi rami nel corso dei i120 anni di vita dell’Istituto.
Laudato sì.
È un canto di lode quello che oggi innalziamo a Dio, Padre, per aver permesso a questo alberello di crescere, sempre sorpreso dalla Provvidenza, dissetandosi con l’acqua della pioggia e nutrendosi della luce del sole, con le radici piantate nella terra della preghiera e della fiducia: quanto basta per vivere e dare vita.
In tutto il nostro cammino ci siamo sentite sostenute dalla Sua Presenza e dal Suo Amore.
Non sempre siamo riuscite a comprendere i disegni di Dio, soprattutto quando gli eventi ci hanno provato e ci hanno addolorato. Tra questi, la recente perdita della nostra cara suor Venantie, travolta dalle acque del fiume Congo il 22 aprile scorso, proprio mentre stava per portare a compimento un ultimo passo nell’apertura di nuove frontiere missionarie.
Questa nuova apertura riguardava la Rep. Democratica de Congo, un paese segnato oggi da una delle più grandi tragedie umanitarie, sebbene avvolta nel più grande silenzio mediatico.
Non abbiamo ancora metabolizzato questa scomparsa. Venantie era una delle pietre miliari della nostra presenza in Congo, formatrice e Responsabile locale. Un dolore immenso, una perdita incolmabile. Il sangue di un altro testimone che feconda la nostra terra e ci ricorda che nulla si ottiene senza grandi sacrifici, che le logiche di Dio sono sempre diverse dalle nostre.
A noi l’impegno, con tutte le forze, la mente e il cuore. A Lui il risultato, per sola Grazia.
Desidero evidenziare che la consorella che accompagnava Suor Venantie Pangieto, Suor Arlete Lha che si è miracolosamente salvata; il referto dell’ospedale ha confermato tale esito con lei sono state tratte in salvo altre dieci persone.
La storia va avanti, la missione continua, e noi siamo qui oggi proprio per scommettere ancora una volta sulla Sua Grazia e sul cammino di santità a cui ciascuno di noi è chiamato.
Con questo spirito desideriamo vedere confermata, attraverso la Santa Madre Chiesa, la santità della vita della nostra Madre Fondatrice. Il processo diocesano per la sua Beatificazione e Canonizzazione avrà ufficialmente inizio il 15 giugno a Brindisi, alle ore 17.00 presso la Chiesa Ave Maris Stella del Casale.
Sua Ecc.za Mons. Giovanni Intini, Vescovo di Brindisi, presiederà la prima sessione dell’iter processuale dell’inchiesta diocesana sulla vita, virtù e fama di santità e segni della Serva di Dio, costituirà il Tribunale con la nomina degli Officiali dell’Inchiesta, seguiranno i giuramenti solenni secondo quanto disposto dal diritto canonico.
È nostro – e mio personale – desiderio, avere l’onore della Vostra Presenza a questo evento.
Certi della Vs partecipazione e del Vs sostegno, vi aspettiamo per continuare insieme questa bellissima avventura dello Spirito.
Profitto della circostanza per inviarVI il mio deferente ossequio e saluti.
Brindisi Casale, 20/05/2025
La Superiora Generale
Beatrice Sisto (Madre Beniamina)
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