A Cesenatico(Forlì) il 18-12-1846 da Nicola Paron Succi, comandante di un veliero di sua proprietà e da Cherubina Pescanti nasce Augusta Costanza, la futura Madre Valeria.

Nei giorni precedenti la sua Prima Comunione, Costanza sogna la Madonna vestita di luce, circondata da una schiera di Vergini e chiede: “Fammi venire con Te! Con queste fanciulle che seguono il tuo Gesù” e la Vergine risponde: “Verrai, ma più tardi”.

In casa Succi dopo Costanza nascono: Cesare, Giovanni, Elettra e Antonio.

La famiglia è serena, mamma e papà godono e condividono la gioia, la spensieratezza dei loro pargoli. Purtroppo, all’età di 16 anni la Giovane Costanza perde il padre. Il bastimento di papà Nicola affonda nel mare di Messina, ed egli annega insieme a tutto l’equipaggio. Due anni dopo la morte del papà, il dolore e la sofferenza uccidono anche la mamma. Niente e nessuno riesce a colmare il vuoto nel cuore dei figli.

I fratelli Succi vengono affidati ad un uomo di fiducia, ma ben presto l’uomo sperpera tutto il consistente patrimonio lasciando gli orfani nella miseria. Fortunatamente uno zio materno accoglie gli orfani nella sua casa e permette a Costanza di continuare gli studi. La ragazza consegue il diploma di insegnante, si perfeziona nella lingua francese e  a Nizza sposa il conte Paruglia.

Ma Costanza non è soddisfatta e, dopo essere rimasta vedova all’età di 42 anni, decide di distrarsi con lo studio e con la pittura. Dopo un po’ di tempo la donna decide di ritornare in Italia; insegna a Firenze, a Roma e nel Conservatorio di Lecce dove a contatto con fanciulle povere e abbandonate si ridesta la sua vocazione, quella di essere Madre degli orfani, dei poveri, degli emarginati.

Ritrova finalmente se stessa e il vero scopo della sua vita,  decide perciò di  seguire l’appello di Dio disponendosi ad affrontare i primi sacrifici.

Dopo innumerevoli ostacoli e varie insistenze, il Progetto che il Signore affida a  Costanza incomincia a realizzarsi. La Succi indossa l’abito religioso e prende il nome di SR. Valeria di S. Sebastiano. Sostenuta e abilitata dallo Spirito Santo Sr. Valeria da inizio a un nuovo Istituto Religioso.

La nuova istituzione in data 28-01-1905 riceve da Mons. Palmieri, Arc. Di Brindisi il sospirato Decreto di approvazione, l’atto di nascita della Congregazione.

Sr. Valeria esultante ringrazia e loda il suo Dio, abbraccia l’ideale di S. Francesco: la semplicità, la minorità, la povertà, la fraternità e si affida a S. Antonio di Padova, il fraticello evangelico, difensore dei deboli, tenace difensore della fede. Suor Valeria, distribuisce i suoi averi ai poveri e traccia un programma di vita  basata sulla povertà e sulla carità. Il cammino della nuova Istituzione è in salita non mancano ostacoli, difficoltà prove di ogni genere. Sr. Valeria trepida, prega, lotta, piange, spera.

Ma l’opera è generata, voluta dallo Spirito Santo e finalmente il verdetto di vita arriva solenne e determinato dal S. Padre, il Papa Pio X, che dopo aver riflettuto e pregato consegna all’arcivescovo brindisino la benefica sentenza: “Lascia che le Suore Antoniane vadano avanti, io le Benedico”.

Le Suore Antoniane continuano così ad impegnarsi nella vita di fraternità e di preghiera; nella catechesi ai fanciulli; nell’opera educativa –formativa e nel servizio caritativo.

Grazie al progetto di Dio, all’opera dello Spirito, all’intervento autorevole della Chiesa, l’Istituto di Madre Valeria si diffonde in Puglia, in Toscana e con il tempo anche nel Lazio, in India e nell’Africa.

Dopo aver compiuto quanto il Signore le aveva chiesto, il l 2 Maggio 1922 da Mesagne (BR), serena e soddisfatta Madre Valeria, quale vergine saggia e vigilante, va incontro allo sposo celeste.

La Congregazione delle Suore Oblate di Sant’Antonio di Padova, con Casa Generalizia in Brindisi Casale, Via San Giusto, n. 6, è stata fondata in data 28 gennaio 1905 con Decreto dell’Arcivescovo di Brindisi Mons. Morandi. La comunità è stata aggregata all’Ordine dei Frati Minori con Decreto del 16 gennaio 1916 ed è divenuta di Diritto Pontificio con Decreto del 2 febbraio 1954. Il riconoscimento giuridico è stato rilasciato l’11-04-1955 e il Decreto di Lode il 17- 05- 1962. Nel corso degli anni come albero rigoglioso si è sviluppato e diffuso in Italia, in India, in Africa. L’Identità e l’attività Carismatica della Suora Oblata di S. Antonio di Padova, grazie all’azione dello Spirito che continua a coinvolgere, a rendere capace ogni religiosa di vivere la comunione, la relazione profonda con Dio Trinità, si impegna:

– a vivere la vita fraterna, dedicandosi con amore e competenza alla missione evangelizzatrice della Chiesa;

-nel servizio educativo e formativo; nella promozione integrale della persona creata a immagine e somiglianza di Dio;

-nel servizio caritativo, prodigandosi con Cristo “buon samaritano” alla cura dei fratelli sofferenti, ammalati, anziani;

-nel Suffragio Perpetuo, con la costante preghiera per agevolare e accelerare la purificazione dei cari Defunti.

La vita e l’apostolato di ogni Suora Oblata di S. Antonio sono costantemente sostenuti da Cristo Gesù, da S. Francesco e S. Antonio.