GUAGNANO

 

Il 4 novembre 1913, incoraggiate da Mons. Tommaso Valeri, Arcivescovo di Brindisi, le Suore Antoniane aprirono in Guagnano la seconda casa con annesso “Educatorio Infantile” e la scuola per giovanette di civile condizione a completamento dell’Istruzione elementare, diretta dalla Fondatrice Sr. Valeria Succi. In quel medesimo giorno, nella Insignita Chiesa parrocchiale di Guagnano, l’Arcivescovo benedisse ed impose l’abito di Suora ad una giovane guagnanese, Agostina Poto, che prese il nome di Sr. Agnese dell’Immacolata.

Nel 1016 l’Arcivescovo, soddisfatto e compiaciuto per l’impegno e la dedizione all’insegnamento del catechismo da parte delle Suore Antoniane, sognava di aprire nei vari paesi dell’Arcidiocesi nuove case di Oblate. Per poter raggiungere tale obiettivo, Mons. Valeri ebbe la saggia iniziativa di promuovere le vocazioni religiose a favore del “Suo”Istituto con la preghiera e con agevolazioni economiche. Infatti con l’intento di poter accogliere tra le aspiranti alla vita religiosa anche le candidate provenienti da famiglie povere e impossibilitate di consegnare il corredo previsto, il saggio Prelato, concepì e attuò il disegno dell’opera del “Suffragio Perpetuo per le anime del Purgatorio” con sede principale in Guagnano. Opera che all’impegno di preghiera per i defunti iscritti, veniva corrisposta una offerta da devolvere all’aiuto delle aspiranti povere. (oggi l’opera del Suffragio continua e il ricavato è devoluto alle opere missionarie della Congregazione)

L’impegno dell’Arcivescovo portò i suoi frutti le vocazioni arrivarono e furono aperte nuove case.

La Casa di Guagnano, è elencata tra le prime residenze delle Antoniane, voluta e sostenuta dalla stessa Madre Fondatrice

Nel 1921 Madre Valeria si trasferì nella casa di Mesagne, purtroppo nello stesso anno la lotta politica nei paesi di Sandonaci, Guagnano generò disordini e dispiaceri di ogni genere. Per quel motivo nel febbraio del 1922, le Suore Antoniane, con tanta amarezza nel cuore pur conservando l’affetto per tanti piccoli esseri innocenti, si allontanarono anche da Guagnano con prudenza e discrezione.

Madre Valeria di S. Sebastiano, allorché seppe la notizia della chiusura della casa di Guagnano, ne restò vivamente colpita, il suo fisico, già accasciato per l’età provò una forte scossa sino ad ammalarsi.

Provvidenzialmente dopo alcuni anni di interruzione per motivi imposti da terzi, le Suore Antoniane furono richiamate a Guagnano perchè le Suore Francescane che erano subentrate dopo alcuni anni di servizio si ritirarono. Nel 1948 le Antoniane ripresero la gestione dell’Asilo e dell’Orfanotrofio, che apparivano fiorenti. L’opera aveva la sua sede in una vecchia abitazione molto ampia capaci di  accogliere le orfanelle e 150 bambini dell’asilo tuttavia la stessa struttura era sprovvista di alcuni servizi indispensabili.

Il popolo apprezzava i sacrifici e l’impegno delle Suore, non restava indifferente e, secondo le possibilità delle famiglie, offrivano liberamente quel che potevano, per sostenere l’opera.

Appena il Parroco Mons. Luigi Grasso, fondatore dell’opera e proprietario dello stabile ebbe fatto regolare donazione, le Suore decisero di costruire la Chiesa, un vero gioiello, dedicata a S. Antonio consacrata da S.E. Mons. De Filippis il 24 ottobre del 1949.

 Grazie all’impegno di tutti e alla collaborazione del cappellano don Giovanni Buccolieri tutta la struttura venne ristrutturata, ampliata nel rispetto delle norme previste e resa adeguata e confortevole per le esigenze degli ospiti.

Le Suore, riuscivano a gestire l’Orfanotrofio e l’Asilo infantile, ad accogliere e ad educare intere generazioni. A queste opere ben presto si aggiunsero le opere parrocchiali, il catechismo e l’Azione Cattolica, con grande soddisfazione del popolo.    Purtroppo già negli anni 70 le vocazioni alla vita religiosa cominciarono a diminuire e pertanto era necessario ridimensionare le opere e così fu chiusa l’Asilo adeguato nel tempo a Scuola Materna. Dopo qualche anno le disposizioni politiche e sociali soppressero gli Orfanotrofi il numero delle bambine continuava a diminuire, e di conseguenza fu chiusa la struttura.

Negli ultimi 10 anni le sorti della casa di Guagnano, molto barcollanti e incerti.   Esaminata attentamente la difficile situazione, anche alla luce degli innumerevoli sacrifici fatti dalle nostre consorelle e delle aspettative del popolo di Dio, furono fatti dei progetti puntuali e affidata la direzione dei lavori di ristrutturazione a persone autorevoli e di fiducia e ovviamente a spese della Congregazione in vista di attivare una Casa di Riposo per signore anziane, nel rispetto delle norme sanitarie e attente alle esigenze degli eventuali ospiti. I lavori furono realizzati ma con finalità diverse e non secondo i progetti concordati.

Nel 2015 constatato che la struttura realizzata non era funzionale all’opera prevista dalla Congregazione, con una certa amarezza nell’animo ma con spirito religioso, in fedeltà ai legami storici con la popolazione e la comunità parrocchiale di Guagnano, si ritenne opportuno accogliere nella stessa casa alcune Suore anziane, l’opera prese il suo avvio gradualmente e in punta di piedi.

Oggi questa casa pur con qualche difetto strutturale è un ambiente confortevole e consolante per le Suore che risiedono, qui condividono l’esperienza di vita fraterna, in un ambiente sereno e fraterno. Sorelle che nel tempo hanno investito le migliori energie per un servizio educativo e caritativo a favore dei piccoli e fanciulli, si ritrovano insieme in comunione di vita, legate da legami spirituali, istituzionali, ma anche dalla fede e carità fraterna, sostenuti dalla condivisione della stessa tavola di famiglia e unite intorno alla mensa della Parola e dell’Eucarestia. Grazie anche al sostegno spirituale del parroco di turno.

Grazie sorelle, per quello che siete state e per quello che siete