La presenza delle “Suore Oblate di S. Antonio di Padova”  in KERALA-INDIA

Il Kerala è l’ultimo dei 28 stati a Sud-Ovest dell’immensa penisola indiana è uno Stato ricco di tradizioni, di colori, di cultura e di religiosità, ed è relativamente piccolo. I suoi dolci frutti crescono in abbondanza, è una terra sempre verde con colline, piccole valli e immensi fiumi, che sembrano mari.

Il Kerala ha caratteristiche proprie culturali, la lingua locale è il Malayalam, oggi tutti devono conoscere l’inglese la lingua ufficiale e l’Indì la lingua nazionale.

Le case private sono sparse e nascoste nei folti boschi di noci di cocco e di altre piante tropicali dai colori smaglianti. Soltanto la mattina verso le ore 9, si ha la percezione della grandezza del paese quando i bambini, i fanciulli e i ragazzi si recano a scuola in frotta con una busta di libri o con la cartella dove tengono anche il fagottino con il pranzo da consumare a scuola.

Nel dicembre 1990, incoraggiate dalla presenza di alcune Religiose indiane, due suore antoniane partono per un primo sondaggio ambientale e missionario nella lontana India

Dopo aver superato molte difficoltà, si fermano a Kara, nel Kerala nella diocesi di Kottapuram. Qui il 9 marzo 1991 viene inaugurata la prima abitazione delle Suore Oblate di S. Antonio di Padova. Una casetta indiana essenziale, riparata e ripulita, pronta ad accoglie le prime ragazze aspiranti alla vita religiosa.

Il 29 luglio 1991 Madre Giuliana informa la Congregazione dei Religiosi e la Propaganda fide dell’inaugurazione della casa di formazione in India. La Congregazione dei Religiosi in data 21 settembre 1991 risponde per iscritto alla Madre Giuliana condividendo sentimenti di riconoscenza al Signore per la realizzazione di quanto il Capitolo Generale dell’Istituto aveva deliberato in risposta alle esigenze della Chiesa indiana.

Dopo alcuni anni si rende necessaria una casa più ampia e spaziosa per le candidate alla vita religiosa. Il 14 giugno 1994 viene inaugurata la “Casa di Formazione” nello stesso villaggio di Kara, nelle vicinanze della Chiesa parrocchiale su strada asfaltata poco lontano dalla prima casetta nascosta tra le palme da cocco nel cuore del selva. Nella nuova casa c’è posto per le aspiranti, per le postulanti e per le novizie.

Il 13 giugno 1996 si ottiene il Decreto di apertura del Noviziato in Kara di Kodungallur.

Il 13 maggio 1999 la prima casa “nascosta nel bosco” è rimessa a nuovo, pronta per accogliere i bambini della scuola materna in vista dell’apertura dell’anno scolastico che in India coincide con il 1 giugno. Nello stesso edificio, si predispone un reparto per accogliere le bambine orfane.

Accogliere le orfanelle, offrire loro sicurezza affettiva, un ambiente sereno, sicuro; provvedere alle necessità, sostenerle nel cammino di vita e negli impegni scolastici, diventa opera grande. Conoscere i loro nomi, le varie storie, vicende familiari; in qualche caso orfani per la morte delle mamme, morte voluta o provocata. Anche in India, le Suore incaricate alla cura dei bambini/e si fanno sorelle e mamme amorevoli per logica umana, per missione e per vocazione in fedeltà al carisma di Madre Valeria.

Da Kara nel 2003 le suore Antoniane sono invitate nella diocesi di Niyattingara, dal Vescovo Mons. Samuel Vincent, nella parrocchia di Aryanad, nei pressi di Trivandrum (capoluogo del Kerala) per un impegno nel lavoro pastorale e per lo sviluppo integrale della popolazione.

Il 28 gennaio 2005 è inaugurata la terza casa in India appunto in Aryanad e qui accanto alla casa riservate alle Suore è stata costruita l’edificio scolastico pronto ad accogliere oltre 400 alunni. Il complesso scolastico realizzato grazia alla donazione e impegno economico di Don Raffaele Pomez di Ostuni BR. Il quale ha voluto intitolare la scuola dell’obbligo (fino alla classe settima) “Villa Nazareth” e mettere alunni e docenti, sotto la protezione della Sacra Famiglia.

Ancora oggi in India la presenza e il servizio delle Suore Oblate di S. Antonio procede con successo educativo e formativo nelle varie comunità, fedeli al carisma istituzionale che privilegia il servizio educativo e formativo ai più poveri.

Ancora oggi dopo oltre 25 anni di presenza in India, visitare la scuola materna di Kara si prova soddisfazione e tenerezza nel vedere bambini attenti e disciplinati pronti ad imparare e a condividere giochi e canti.

Sostare nella scuola “primaria “di Aryanad si ritorna alunni per i vasti programmi offerti e soprattutto per l’organizzazione educativa, la capacità formativa coinvolgente, la metodologia e ogni impostazione non esagero nell’affermare che dagli alunni ti vengono offerti insegnamenti di vita di alto livello.

Sì, nella scuola di Aryanad, ogni mattina prima di iniziare gli impegni scolatici la scolaresca, circa 400 alunni, tutti in fila allineati e composti pregano “l’unico Dio” e alla preghiera segue l’inno nazionale. Terminato questo momento forte gli alunni distribuiti per classe con ordine e puntualità si recano nelle proprie aule.

La cosa che stupisce e disarma noi europei è il constatare che la scuola gestita dalle Suore, quindi scuola cristiana, per scelta delle famiglie è frequentata anche da fanciulli induisti, buddisti, musulmani. Ovviamente nelle aule troneggia il crocifisso e l’immagine della Madonna e nel cortile della stessa scuola la grotta con la statua della Madonna di Lourdes.

L’insegnamento della religione Cristiana è offerta a tutti, ai cristiani per pretendere coerenza e crescita spirituale agli alunni di religione diversa come materia culturale.

Del resto a scuola, si approfondiscono pure le altre religioni presenti nel territorio.

Le famiglie partecipano alle iniziative della scuola con responsabilità e collaborazione.

C’è rispetto reciproco addirittura per alcune rispettive festività religiose, con modalità particolari sono condivise tradizione e usanze locali. Esempio per il Natale di Gesù tutti gli abitanti del villaggio a qualunque religione appartengono, tutti accendono una stella nei pressi della propria abitazione feste anche una capanna perché è il Natale dei Cristiani.

Per la festa dell’Onam importante per gli induisti, tutte le famiglie compresi i cristiani e i religiosi usano realizzare con fiori tagliuzzati un rosone tipo tappeto rotondo, davanti all’ingresso di casa, fosse pure una capanna per lodare la bellezza e fertilità della natura.

 

 

 

Lettera del Vescovo di Neyyattinkara

Lettera del Vescovo di Neyyattinkara

Lettera della Superiora Generale Madre Giuliana Miccoli e la risposta del Segretario della Sacra Congregazione

Lettera della Superiora Generale Madre Giuliana Miccoli e la risposta del Segretario della Sacra Congregazione