La presenza delle Suore Oblate di S. Antonio di Padova a Mesagne risale al 1921, la casa venne aperta in località detta del “Castello Svevo,” qui, le Suore insieme alla Fondatrice Madre Valeria presero dimora in dodici locali messi a loro disposizione grazie alla generosità della Marchese Granafei e altri sostenitori che pagavano il canone annuo di affitto di L.1000. La mansione delle Antoniane in Mesagne, era l’insegnamento del Catechismo nelle varie parrocchie del Paese; l’Asilo Infantile, il doposcuola, l’insegnamento della musica, il ricamo, cucito, tessitura e maglieria.

Proprio a Mesagne il 2 Maggio del 1922, moriva santamente Madre Valeria Succi, la Fondatrice, lasciandovi l’eco viva dei suoi insegnamenti e il profumo delle sue virtù.

Sr. Agnese Poto, era incaricata Superiora della comunità, la stessa, con la morte della Fondatrice fu nominata Madre Generale. La comunità di Mesagne divenne un riferimento forte per l’Istituzione, qui si celebravano Vestizioni, Professioni e Ritiri Spirituali; il 13 di ogni mese, si esponeva solennemente il SS. Sacramento per tutta la giornata a vantaggio spirituale degli Iscritti al Suffragio Perpetuo

Nel 1928 il Castello veniva requisito dal Governo e trasformato in fabbrica di tabacco a quel punto le Suore furono costrette a sloggiare, ed ad andare ad abitare in una casa di “Borgo nuovo “. La nuova residenza da subito si mostrò piccola e inadeguata per le attività delle Suore. Fortunatamente, nel 1929 la signora Profilo le accolse nel suo palazzo, in via Abbricci n° 8, esigendo un compito in più, quello di occuparsi dei bambini poveri e delle orfanelle che ben presto divennero piuttosto numerose. Nella casa della Signora Profilo, diventata sede del Vicariato e del Probandato, furono trasferite tutte le attività delle Antoniane e vi trovò posto anche l’Orfanotrofio.

Sempre in Masagne il 22 ottobre 1937 si procedeva alla esumazione della salma della venerabile Fondatrice e i suoi resti mortali, raccolti in una un’apposita cassetta, venivano depositati nella Cappella gentilizia dei Baroni Rini Scazzeri grandi benefattori delle Antoniane.

Nel 1950, un buon numero di Suore si recarono a Roma col pellegrinaggio diocesano per assistere alla proclamazione del Dogma di Maria SS. Assunta in cielo; nello stesso anno la casa delle suore ospitale veniva aperta all’Associazione dell’Azione Cattolica per i ritiri spirituali e incontri occasionali.

Nel 1963 le signorine Anna e Giustina Perrucci donavano alle Suore un vasto appezzamento di terreno in via Arno dove, grazie all’ impegno eccezionale della Superiora Sr. Elisabetta Sturdà, abilissima nel promuovere opere e servizi a favore dei piccoli e dei poveri, sorse un imponente Orfanotrofio capace di ospitare un centinaio di bambine e un Asilo Infantile.

Nella seconda metà degli anni settanta per esigenze generazionali e nuove disposizioni dello Stato, vengono rimodellate le comunità di accoglienza, soppressi gli orfanotrofi, per le orfanelle si riteneva più opportuno e privilegiata l’accoglienza nelle “casa famiglia”. Le Suore, attente alle esigenze dei tempi e del territorio, alle richieste delle famiglie che per motivi di impegni diversi e di lavoro, in molti, non potevano accudire ai propri genitori anziani e ammalati, e in molti restavano sempre più soli e abbandonati nelle proprie case. Le Suore, si attivarono per riadattare la struttura di Mesagne a trasformarla da casa di accoglienza per fanciulle orfani a casa per “giovani” ultra-ottantenni” bisognosi di amore e relazioni e in certi casi di assistenza dignitosa ed adeguata.

In Mesagne, ultimati i lavori di ristrutturazione e arredato convenientemente la nuova struttura, grazie anche alla competenza e tenacia di Sr Giulietta Quarta, si spalancarono le porte della Casa di Riposo per accogliere i nuovi ospiti con amorevolezza e sensibilità. E per garantire agli ospiti assistenza morale, sanitaria ed ogni bene materiale e spirituale, il personale religioso venne  qualificato per il settore.

 Col passare degli anni la Casa di Riposo fu migliorata in spazi e servizi tanto da essere trasformata in Residenza Socio Sanitaria Assistita (RSSA)

Attualmente i posti letto nella struttura sanitaria sono 35, ma le richieste dei ricoveri sono tanti.

La RSSA “S. Antonio” di Mesagne è una struttura accogliente per prestazioni, spazi e servizi; ma soprattutto per lo spirito di fede, di amore e di tenerezza che le Religiose impegnate diffondono, fedeli alla consacrazione religiosa e alla missione carismatica di Madre Valeria, si prodigano professionalmente e umanamente come il “buon samaritano evangelico” a condividere la sofferenza, la solitudine, dei fratelli e sorelle anziane; a consentire loro che ritrovino un significato e una speranza per la vita. Soprattutto oggi in una società individualistica e movimentata, ogni ospite viene accolto, ascoltato, amato, rispettato, servito, curato e incoraggiato con lo spirito evangelico del “fare all’altro ciò che vorresti fosse fatto a te”.