La nostra presenza in CONGO BRAZZAVILLE

Il Congo Brazzaville è un’antica colonia francese  e uno dei paesi più ricchi in risorse naturali, ma come spesso succede in tante parti del mondo, nelle mani di pochi. La gente vive in una condizione spaventosa, soggetta a malattie, guerre, alfabetismo, superstizioni etc… ma al tempo stesso è buona e merita molto di più che questa miseria.

Noi, Suore Antoniane, siamo entrate in questa realtà per essere, nel nostro piccolo, “la risposta di Dio alle richieste di tanti”:

Per questo, considerata la presenza di alcune sorelle congolesi, provenienti dalla R.D.C. – Kinchasa -. Decidemmo di avventurarci in questa terra lontana e da sempre combattuta. Il motivo per cui abbiamo aperto la missione a Brazzaville e non a Kinchasa, visto che la maggiora delle nostre suore sono di la, è semplice, perché, all’epoca, in molti, ci consigliarono di andare a Brazzaville , non a Kinchasa perché la città è più tranquilla. Anche un Vescovo italiano, incontrato durante il viaggio Roma – Addis Abeba, che dopo una breve vacanza in famiglia, ritornava nel Gabon nell’Africa centrale  terra della sua missione. Dopo un breve colloquio, disse alle due prime missionare che si avventuravano nell’incognito:Suor Antonia e Suor Eugenia,“la vostra superiora è come il buon pastore che per proteggere le sue pecorelle come prima missione ha scelto la terra più tranquilla….Così, nel lontano 2008, animate da vero spirito di sacrificio, la  Congregazione fece il suo ingresso nel nuovo campo di lavoro DJIRI, piccolo villaggio, immediatamente subito dopo l’ultima periferia di Brazzaville. A Djiri è stato aperto il Noviziato che ogni anno ha accolto ragazze in formazione, mettendole sotto la protezione della nostra Fondatrice:

NOVICIAT MÈRE VALERIA.

Contemporaneamente, una persona benestante offrì alla Congregazione un appezzamento di terreno incolto e sabbioso nel villaggio di Kintele, senz’altro con l’intendo di aprire una scuola elementare di cui c’era urgente bisogno. Considerata l’insistenza del clero nonché dei genitori che non volevano che i loro figli restassero analfabeti come la maggioranza di loro, la Congregazione costruì con ingenti sacrifici e con il supporto di benefattori vari, anno dopo anno, un’aula della scuola elementare che ogni anno accoglie circa 250 alunni, mettendola sotto la protezione di S. Antonio di Padova.